Ruba un portafoglio dopo l’indulto

(La Nuova di Venezia e Mestre) CAMPONOGARA. Ruba un portafoglio dopo essere uscita grazie all’indulto: donna «tradita» dalla televisione. Erano i primi giorni di agosto, quando Paola Marigo – quarantatreenne di Camponogara – era stata scarcerata dopo l’approvazione della legge sull’indulto che ha scontato di tre anni la pena a tutti coloro che si erano macchiati dei cosiddetti reati «minori». In quell’occasione, una troupe televisiva del TgR aveva intervistato alcuni dei neo scarcerati, tra cui la stessa Marigo che, davanti ai microfoni aveva entusiasticamente detto: «l’indulto darà la possibilità a molti di crearsi una nuova vita e di riscattarsi degli sbagli commessi in passato». Paola aveva poi confessato che stava cercando un posto come cameriera e che avrebbe dato il via ad un nuovo capitolo della propria vita. Insomma, sembrava che il suo rinsavimento verbale potesse essere da esempio per molti altri che si erano macchiati di piccoli furti.
Le buone intenzioni lanciate via etere sono però state tradite dai fatti. Infatti, nella giornata di ieri, nella sala Bingo di via Pepe a Mestre, il gestore dell’eserczio e alcuni clienti avevano chiamato la polizia a causa di un portafoglio che era stato rubato all’interno del locale. Giunta sul posto una pattuglia delle forze dell’ordine, si è fatto presto a scoprire la colpevole. Durante le ricerche, grazie all’accortezza e alla memoria visiva di uno degli agenti, alla vista di Paola Marigo il poliziotto l’ha subito riconosciuta dicendole: «Io ti ho già vista in televisione». Il portafoglio rubato infatti era stato sottratto dalla stessa donna che non ha potuto far altro che cedere davanti all’evidenza. Per lei sono scattate subito le manette. La donna è stata arrestata nuovamente e trasportata al carcere della Giudecca di Venezia, a nemmeno un mese dalla sua liberazione. Anche se gli agenti sarebbero comunque riusciti a scovare il colpevole, di certo molti neo scarcerati da ora in poi decideranno di non concedere più interviste televisive: in fin dei conti, anche la fama ha i suoi rischi.
Alberto Sanavia